Un fronte unico per difendere il diritto alla salute.

A Oristano è stato presentato ufficialmente il Coordinamento dei Comitati sardi per la Sanità Pubblica: quattordici soggetti, in rappresentanza di tutta la Sardegna, riuniti sotto un'unica regia per dare più forza alla battaglia contro il progressivo smantellamento del sistema sanitario isolano.

«Chiederemo la convocazione di Consigli comunali straordinari con un solo punto all'ordine del giorno: l'approvazione di un documento il linea con il manifesto del coordinamento - hanno spiegato i portavoce - il passo successivo sarà l'occupazione dei municipi».

L'obiettivo è sollevare il tono della protesta che fino a questo momento, nonostante le manifestazioni di piazza, le marce e le denunce formali, ha prodotto scarsi risultati. 

«Negli ultimi anni abbiamo assistito alla svendita della sanità pubblica - hanno affermato i referenti Mariangela Barca (portavoce del Nuorese), Alessandro Rosas (per l'Oristanese) e Giancarlo Nonis (Sud Sardegna) - ci dicono che manca il personale sanitario, ma non vanno all'origine del problema, il numero chiuso alla Facoltà di Medicina». 

Tra le richieste elencate nel manifesto, il ripristino dei reparti ospedalieri chiusi negli ultimi anni, il potenziamento di poliambulatori, Case della salute e di comunità, il miglioramento delle condizioni di lavoro del personale sanitario per evitare turni massacranti e una gestione di tipo non aziendalistico della sanità. 

© Riproduzione riservata