L’elenco delle richieste è già lungo. A Cabras ancora non si sa chi riuscirà ad occupare la poltrona più ambita del Comune, ma in vista delle elezioni comunali previste per metà maggio c’è chi propone diverse idee per il bene del territorio. Sono gli operatori turistici, una fetta importante dell’economia cabrarese. Chi ogni anno accoglie i tantissimi turisti che scelgono la costa del Sinis per trascorrere le vacanze estive.

Carlo Picconi è il titolare dell’albergo Sa Pedrera: «Ci piacerebbe avere già pisce ciclabili lungo il Sinis. A mio avviso poi manca la buona comunicazione. Il Comune dovrebbe raccontare meglio il territorio utilizzando nuovi sistemi digitali». Pierluigi Mele, titolare dell'albergo diffuso “Aquae Sinis”: «La chiusura del centro storico è stata una grande idea. Bisognerebbe però chiudere al traffico altre vie». C’è poi un altro problema: «Gli operatori dovrebbero lavorare sette mesi all’anno, non 4. Bisogna studiare nuove iniziative per i periodi solitamente morti». 

Marcella Meli è la titolare dell’agriturismo Sa Ruda: «Bisognerebbe asfaltare la strada che c’è a ridosso della mia struttura e che porta all’altezza dello scolmatore, frequentata tanto anche dai vacanzieri».

Giorgia Margaritella è la titolare del b&b "La Locanda”: «Ora il Comune dovrebbe puntare sulla destagionalizzazione». Carlotta Musa, titolare della struttura “Il riposo dei Giganti”: «Serve un’isola ecologica. Per noi operatori gestire e smaltire i rifiuti è difficile. Tra un cliente ed un altro siamo costretti a tenere la spazzatura a casa. Invece con l’isola l’ospite va lì e separa i suoi rifiuti».

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