Un processo anche da morto.

Oggi al tribunale di Oristano era in programma un'udienza a carico di Doddore Meloni, l'indipendentista di Terralba morto da detenuto dopo oltre due mesi di sciopero della fame.

All'indomani del funerale il processo per false dichiarazioni per il gratuito patrocinio.

Il tribunale però non aveva ancora acquisito il certificato di morte, cosi il pm Ivan Scarpa ha fatto comunque la sua richiesta al giudice: non luogo a procedere perché il reato è estinto per la morte del reo.

A quel punto l'avvocato difensore Cristina Puddu ha sollevato questione di costituzionalità perché quella formula (Meloni sarebbe stato ancora imputato, non reo) contrasta con l'articolo della Costituzione che prevede la non colpevolezza fino alla condanna.

All'udienza hanno assistito gli indipendentisti veneti che ieri hanno partecipato al funerale di Meloni. E davanti al giudice si sono alzati in piedi e hanno ribadito a gran voce il sostegno a Doddore "vittima dello Stato". Il processo è stato rinviato a lunedì prossimo.

IL FUNERALE:

L'APPELLO DI AMNESTY INTERNATIONAL:

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