È morto a seguito di un brutale pestaggio Claudio Manca, il 49enne di Terralba trovato cadavere venerdì 26 settembre con la sua bici danneggiata, in un canale del paese. Secondo quanto emerso dall'autopsia, terminata in tarda sera dopo diverse ore ed eseguita dal medico legale Roberto Demontis, la vittima sarebbe stata picchiata brutalmente e i traumi subiti non sono compatibili con una caduta dalla bicicletta.

All'esame ha partecipato anche il consulente nominato dal pool difensivo, l'anatomopatologo Danilo Fois, accanto a lui il medico legale di Olbia, Domenico Nuvoli, incaricato dall'avvocato Fabio Costa, che rappresenta i familiari della vittima.

Il corpo di Manca presentava un grave trauma al collo, una frattura orbitale non grave e una ferita alla gamba. Secondo quanto appreso, la morte del 49enne sarebbe avvenuta tra le 10 e le 12 ore prima del ritrovamento del corpo nel canale. La salma resta ancora sotto sequestro. Saranno disposti, infatti, ulteriori accertamenti.

Gli inquirenti vogliono anche capire se il pestaggio mortale sia avvenuto dove è stato ritrovato il corpo o in un altro posto, con il cadavere successivamente portato nel canale.

Attualmente è in carcere a Oristano Battista Manis, l'imprenditore accusato di omicidio volontario. L’uomo, proprietario di numerose tabaccherie nell'Oristanese, nei giorni precedenti aveva postato dei video in cui accusava con un soprannome riconducibile a Manca di essere stato lui l'autore materiale dell'attentato incendiario di cui era stato vittima qualche giorno prima del delitto.

Il 52enne si proclama innocente, come riferisce l'avvocato Antonio Pinna Spada del Foro di Oristano, che insieme alla collega Cristina Morrone lo ha incontrato nel carcere di Massama: «Manis è provato ed è sereno». La gip di Oristano Federica Fulgheri dopo l’udienza di convalida di ieri ha confermato il fermo e disposto la misura cautelare in carcere.

(Unioneonline/D)

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