La chiesa di Sant'Antonio da Padova, a Uras, nella periferia dell'abitato all'interno di un'ampia area verde, si fa bella. Da pochi giorni sono iniziati i lavori per il recupero e il restauro dell'edificio grazie a due finanziamenti regionali, per un totale di 400 mila euro. Un progetto ambizioso e di grande rilevanza per la valorizzazione del patrimonio storico e culturale della comunità che però sa anche di rivincita. Hanno seguito tutte le pratiche, infatti, Luca Schirru, che due anni fa guidava l'assessorato alla Cultura, e Rita Piras, ex assessora ai Lavori Pubblici.

Ai due, che due mesi fa si sono dimessi anche come consiglieri assieme ad altri cinque membri del Consiglio comunale, il sindaco Samuele Fenu a giugno scorso aveva tolto la delega, "per dare un nuovo impulso all'azione politico - amministrativa e per assicurare il raggiungimento degli obiettivi politici prefissati". Così aveva scritto nel decreto il primo cittadino. "Siamo soddisfatti di aver raggiunto un risultato così importante per la nostra comunità - ha detto l'ex assessore Luca Schirru - Il finanziamento che avevo richiesto alla Regione nel 2023 era finalizzato al progetto di riqualificazione e restauro principalmente del tetto, troppo pesante per le mura. Motivo per il quale stava facendo crollare parti di parete. Ora verrà completamente smantellato quello in cemento armato fatto negli anni 70 circa e ricostruito con base lignea come era in origine".

Questo intervento non solo restituirà alla comunità un luogo di culto restaurato, ma contribuirà anche a mantenere viva la memoria delle radici storiche. Si tratta inoltre di un progetto per la messa in sicurezza della chiesa, in modo che dopo l'edificio possa essere utilizzato anche durante l'anno, e non solo in occasione di Sant'Antonio, il 13 giugno. 

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