Oristano dichiara lo stato di calamità naturale per la devastazione provocata sul territorio comunale dalla violenta ondata di maltempo dei giorni scorsi.

La decisione è stata presa dalla giunta, su proposta del sindaco Massimiliano Sanna, dopo la prima conta dei danni registratisi in città nelle giornate del 21 e 22 novembre a causa delle forti piogge, accompagnate da venti di burrasca e mareggiate.

«Con la dichiarazione dello Stato di calamità naturale si avvia la procedura per chiedere alla Regione Autonoma della Sardegna il riconoscimento della calamità e la concessione degli aiuti economici per i danni subìti dal patrimonio pubblico o privato e delle attività produttive», spiega lo stesso sindaco Sanna.

Secondo quanto comunicato dal municipio, nelle giornate del 21 e 22 novembre scorso il territorio comunale è stato interessato da elevate precipitazioni, venti e mareggiate che hanno provocato caduta di alberi, pali elettrici, semafori e cartelli stradali, danneggiamento di auto, scoperchiamenti di coperture e danni ai chioschi e alle attività produttive, con particolare riferimento alla borgata di Torre Grande.

Si sono verificati allagamenti di strade urbane e rurali, campagne e danneggiamenti di edifici di proprietà pubblica e privata. Agli uffici del Comune sono arrivate numerose segnalazioni da parte dei cittadini che hanno lamentato danni a beni mobili ed immobili tali da poter determinare danni all'economia del territorio.

(Unioneonline/l.f.)

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