Un milione di euro per l'anno corrente, quattro per il 2024 e cinque per il 2025.

La Regione ha dato il via libera all’intervento finanziario che consentirà al Consorzio industriale di contenere l’incremento delle tariffe per lo smaltimento dei rifiuti. Il finanziamento, in tutto dieci milioni di euro, arriva grazie ad un emendamento al collegato alla Finanziaria, presentato da tutti i consiglieri regionali dell’oristanese.

Le risorse consentiranno all'Ente di abbattere il costo di investimento dell’impianto di Masangonis, realizzato in regime di project financing. «Durante una recente riunione con i sindaci della Provincia di Oristano, avevamo preso l’impegno di sostenere la battaglia dell’Ente consortile - dichiarano all’unisono il primo firmatario Emanuele Cera e i consiglieri Alfonso Marras, Gianni Tatti, Domenico Gallus, Annalisa Mele, Alessandro Solinas e Diego Loi - La tariffa ammonterà per il 2023 e 2024 a 209,6 euro a tonnellata a fronte del paventato aumento che l’avrebbe portata a 292,4 euro».

Il contenimento della tariffa del secco residuo, pari a circa 80 euro a tonnellata (fino allo scorso anno la tariffa era di 184,23 euro a tonnellata) permetterà ai primi cittadini di scongiurare i temuti aumenti che sarebbero ricaduti sulle tasche delle famiglie. 

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