«Subito un intervento finanziario per contenere i costi di smaltimento dei rifiuti».

I sindaci di Marrubiu, Uras, Terralba e San Nicolò d'Arcidano (aderenti all’Unione dei Comuni del Terralbese) chiedono aiuto alla Regione per far fronte ai vertiginosi aumenti registrati a partire da gennaio con l'introduzione delle nuove tariffe di conferimento applicate dal Consorzio industriale. 

Le quattro amministrazioni civiche, che gestiscono unitariamente l'appalto di raccolta differenziata, hanno registrato nel primo mese dell'anno un rincaro del 43,5 per cento.

«Si è passati dai 63mila 919 euro spesi nel 2022 ai 91mila 744 del 2023. Su base annua si può presumere un incremento che supera la somma di 300.000 euro».

Per garantire l'equilibrio economico di gestione e a fronte dei nuovi costi generati dal caro energia, il Cipor ha rideterminato la tariffe per lo smaltimento: quella del secco è passata da 184,23 a 292,40 euro a tonnellata; quella dell'umido da 97,13 a 110,50 euro a tonnellata. 

Da qui la richiesta di un sostegno dalla Regione per scongiurare il rischio di dover ritoccare la tassa sui rifiuti a carico dei cittadini. 

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