In occasione di "Comuni Ricicloni" di Legambiente, il Consorzio Italiano Compostatori (Cic) ha premiato il Consorzio provinciale di Oristano per la qualità del compost di qualità in campo agricolo, che ha registrato una purezza merceologica pari al 98,5%.

Il premio è stato ritirato a Roma dal presidente Massimiliano Daga, nel corso di una cerimonia. Nella motivazione l'ente consortile viene premiato "per l'alta qualità della raccolta differenziata del rifiuto organico e per il costante impegno nella promozione dell'uso del compost".

Il Consorzio industriale provinciale di Oristano, il cui compostato ha ottenuto il marchio Compost di Qualità Cic già nel 2015, ha ricevuto il premio speciale per essersi contraddistinto nel 2017 per la qualità della raccolta differenziata del rifiuto organico, con il 98,5% di purezza merceologica, percentuale più alta della media italiana (95%).

"Un esempio virtuoso che valorizza l'accordo stipulato tra Cic e Regione Sardegna - ha osservato il presidente del Cic Alessandro Canovai - per promuovere a livello regionale la raccolta differenziata, il trattamento dell'organico e l'utilizzo degli ammendanti compostati. La Sardegna si attesta tra le regioni con i valori più alti per quanto riguarda la quantità raccolta di frazione organica, con 129,6 kg per abitante l'anno", ben oltre la media nazionali pari a 107 kg per abitante l'anno.

"Nel 2016 in Italia sono state prodotte quasi 2 milioni di tonnellate di compost a partire dai rifiuti organici trattati negli impianti di compostaggio e digestione anaerobica - ricorda Massimo Centemero, direttore del Cic - questi riconoscimenti sottolineano come le aziende, insieme ai cittadini, stiano lavorando per migliorare la filiera del rifiuto organico. Il recupero della frazione organica è sempre più importante all'interno dell'economia circolare: i rifiuti umidi possono essere trasformati in prezioso fertilizzante, il compost, utilizzato in agricoltura e nel florovivaismo. Diffondere l'utilizzo del compost significa promuovere uno strumento efficace contro erosione, impermeabilizzazione, perdita di biodiversità e desertificazione - prosegue Centemero - il compost infatti aumenta la porosità, reintegra la sostanza organica e i principali elementi nutritivi, riavvia i cicli biologici favorendo la presenza di microrganismi, veri motori della bioeconomia circolare".
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