Sono sei le persone indagate dalla magistratura nell'ambito dell'inchiesta sulle case a luci rosse scoperte ad Oristano.

Si tratta dei proprietari delle sette abitazioni sequestrate, di due straniere e di un artigiano.

I dettagli della vicenda sono stati resi noti dal procuratore della Repubblica Ezio Domenico Basso e dai carabinieri del Comando provinciale di Oristano.

Nelle abitazioni, alle quali sono stati apposti i sigilli, risiedevano decine di straniere, sudamericane e nordafricane dedite alla prostituzione.

Le case sequestrate si trovano in via Lanusei, quartiere del Sacro Cuore, via Aristana e Vinea Regum, nella zona di Sant'Efisio.

Le indagini, durate diversi mesi ed iniziate un anno fa, e condotte dai carabinieri del reparto operativo di Oristano, diretti dal maggiore Mariano Lai, hanno accertato negli appartamenti posto sotto sequestro la presenza di almeno 100 straniere.

Gli immobili erano stati affittati a due sudamericane che a loro volta subaffittavano ad altre straniere le stanze per periodi che andavano da 15 giorni ad un mese.

I sei indagati rischiano l'accusa di sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento. Nei confronti del proprietario delle abitazioni, Giovannino Sanna, ex agente di polizia penitenziaria, è in corso un acceramento patrimoniale.

I carabinieri hanno infatti scoperto che possiede 20 immobili ad Oristano.

LE CASE SEQUESTRATE - VIDEO:

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