Ad Abbasanta si segna un nuovo capitolo sulla vicenda legata alla realizzazione degli interventi per il superamento delle problematiche idrauliche del canale coperto "Rio bonorchis" in località S'olia e la conseguente realizzazione di un bacino di laminazione a monte dell'abitato. Nel paese del Guilcier se ne parla da tantissimi anni, quando c’era ancora la vecchia amministrazione.

L’esecutivo guidato dalla sindaca Patrizia Carta ha approvato pochi giorni fa il progetto di fattibilità tecnico/economica – preliminare dell’importante opera per Abbasanta. Prevede un intervento complessivo di due milioni e 540 mila euro,  strutturati in  due lotti funzionali, uno da un milione di euro e l’altro da un milione e 540 mila euro. Denari al momento non in possesso del Comune.

La vicenda è lunga e complessa. Diversi anni fa infatti il Comune di Abbasanta era risultato assegnatario di un finanziamento per il progetto in questione. Un milione di euro per i quali era stata stipulata una convenzione tra l’assessore dei Lavori pubblici (in qualità di soggetto attuatore del Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico nella Regione Sardegna)  e il sindaco. L’intervento era tra quelli individuati nel "Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico". Nel 2019 era stata definita la progettazione e il quadro economico, poi nel 2020 la notizia del   parziale definanziamento delle risorse assegnate a valere sulle risorse del Patto per lo sviluppo della Sardegna: venivano garantiti solo i fondi necessari allo sviluppo della progettazione. È andato quindi avanti questo iter con i vari passaggi autorizzativi da parte dei diversi enti coinvolti. Alcuni hanno prescritto delle modifiche, altri lo faranno in una fase successiva.

Ora, intanto, il nuovo quadro necessario alla richiesta di un finanziamento che possa portare stavolta alla realizzazione dell’opera. «Abbiamo approvato il progetto preliminare di un intervento complesso per il quale confidiamo di poter avere le risorse per concretizzarlo. Significherebbe garantire la riduzione del rischio idrogeologico ad Abbasanta», commenta la sindaca.

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