La spiaggia più amata rimane Is Arutas, anche se rispetto allo scorso anno il litorale di Mari Ermi ha ricevuto più visite. La maggior parte dei turisti è arrivata invece dalla Germania. Ma c’è anche un altro dato che sorprende: nelle spiagge sono stati calcolati circa mezzo milione di persone. Tra tuffi e tintarelle i vacanzieri stanno al mare per circa tre ore e mezza al giorno.

Insomma: tutti pazzi per il Sinis. Anche se la costa non offre chissà quali servizi, i dati sulla stagione turistica 2023, calcolati sulla base dei biglietti che sono stati emessi dai parcometri del litorale e dal software della tassa di soggiorno, che da 79mila euro nel 2022 è passata a 150mila euro, sono in aumento rispetto allo scorso anno. Con il segno più le presenze dei turisti e le entrate nelle casse comunali. Gli arrivi registrati dalle strutture ricettive passano dai 30.400 turisti del 2022 ai 32.668 nel 2023. I pernottamenti invece da 90.606 del 2022 a 93.448 nel 2023. È aumentato anche il numero dei ticket dei parcheggi: da 143.886 a 152.805. Lo scorso anno il Comune aveva incassato 407mila euro, nel 2023 cento mila euro in più.

«Sono dati oggettivi che ci permettono di capire come programmare in vista del prossimo anno e in quale zone farci conoscere meglio  - ha detto il sindaco Andrea Abis stamattina durante la presentazione dei dati - sono numeri che descrivono l’andamento di una cittadina in forte crescita». Il numero degli stranieri ospiti delle strutture ricettive è salito da 8mila a 10mila e 600, mentre gli italiani sono saliti dell’1,1%. La maggior parte dei vacanzieri ha alloggiato nelle case vacanze. Seguono alberghi, agriturismo, camping, b&b e residence.

«Grazie alle entrate derivanti dai parcheggi riusciamo a garantire gli interventi fondamentali per la salvaguardia e l’allestimento del litorale, ma soprattutto lo smaltimento dei rifiuti che si aggira su cifre superiori a 200mila euro», dichiarano gli assessori ai Lavori Pubblici Enrico Giordano e all’ambiente Carlo Carta.

Ma c’è anche l'altra faccia della medaglia, il sommerso. Il totale dei posti letto dichiarati a Cabras è di 2mila 520, impossibile sapere chi invece chi lavora illegalmente. Un altro dato che non è possibile far emergere è quanto spendono i turisti nei ristoranti del paese: «Con la collaborazione degli operatori - spiega Abis - riusciremo ad avere anche questo numero». Nei prossimi giorni, alla luce dei dati emersi, gli amministratori incontreranno i titolari delle strutture ricettive. 

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