Le acque del Sinis, nel tratto di Su Bardoni, sono nuovamente libere. Stamattina si svolte con successo e in tempi record le operazioni di rimozione e smaltimento della carcassa di capodoglio che si era spiaggiata appena due giorni fa nella costa di Cabras.

Le operazioni sono state condotte con il coordinamento del direttore dell'Area Marina Protetta, Massimo Marras, e hanno visto coinvolti 6 mezzi nautici e 15 persone di cui 3 a terra.

La Capitaneria di Porto di Oristano ha partecipato alle operazioni con la motovedetta CP 308 che ha scortato la comitiva fino al punto di destinazione. Le operazioni erano state pianificate nel pomeriggio di ieri, dopo il sopralluogo realizzato con i tecnici dell'Istituto zooprofilattico di Sassari e dell'ASL 5 di Oristano, servizio Sanità animale.

Una volta constatato l'avanzato grado di decomposizione della carcassa, una femmina di circa 9 metri di lunghezza con un peso approssimato di circa 8-10 tonnellate, è stato disposto lo smaltimento con le modalità individuate nell'ordinanza del sindaco di Cabras.

Hanno partecipato alle operazioni anche l'Associazione Sea Scout, con due unità nautiche e 9 persone, e 3 Sinis Sentinel che hanno provveduto a regolare l'afflusso di curiosi da terra, consentendo lo svolgimento delle operazioni in totale sicurezza. Sul posto era inoltre presente il responsabile scientifico del Centro di recupero del Sinis Andrea de Lucia.

La carcassa è stata trainata al largo, vicino allo scoglio del Catalano dalla ditta Tharros Marittima, autorizzata alla realizzazione di queste operazioni.
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