Che c’è qualcosa che non va si capisce dalla fila di persone in attesa fuori dall’ambulatorio della Guardia medica, in via Tharros, a Cabras. Tutte le sere dalle 20 in poi. E il sabato e la domenica tutto il giorno.

È l’effetto del pensionamento della dottoressa Adriana Muscas che ha lasciato il suo studio di via Custoza lo scorso 30 aprile. Ancora non è stata sostituita da nessuno e il risultato è tragico: nel paese lagunare ci sono circa 900 pazienti senza assistenza sanitaria, con tutti i disagi del caso. Per i cittadini rimasti senza medico è infatti impossibile chiedere agli altri dottori presenti a Cabras di essere presi in carico. Tutti, quindi Franco Deidda, Gian Nicola Panichi, Giovanni Salaris e Maria Antonietta Dessì, hanno superato il massimale di 1500 pazienti. Sono quasi tutti arrivati a 1800.

Per capirlo basta collegarsi sul sito dell’Ats per la scelta del medico di famiglia, nel portale on line: appare la scritta “Il medico non può essere scelto, il numero di assistiti in carico ha raggiunto il massimale”. Nel portale risulta che i pazienti della Muscas che ancora non hanno un nuovo medico sono circa 900. Ma il numero in realtà è più alto.

Sono 909 infatti i cittadini che a Cabras hanno meno di 14 anni, e tra questi tantissimi non hanno un pediatra da mesi. Non cambia nulla selezionando l’unico medico presente a Riola Sardo, paese che fa parte dello stesso distretto sanitario di Cabras: anche Simonetta Ferrari è a quota 1800. Stessa cosa se ci si reca di persona negli uffici della Asl di via Carducci: la soluzione che negli ultimi giorni viene proposta è quella di andare dal nuovo medico in arrivo nel distretto di Oristano, Margherita Sanna, per chiederle la “cortesia” di essere presi in carico.

Nel suo ambulatorio di Santa Giusta e in quello di via Busachi ad Oristano, nei prossimi giorni si prospettano lunghe file di persone.

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