La raccolta firme con un elenco di 150 nomi e cognomi è già sulla scrivania del sindaco di Cabras Andrea Abis. Ma è in preparazione anche un ricorso da presentare al Tar.

Tantissimi pescatori sportivi del territorio puntano il dito contro l’ordinanza che il primo cittadino ha firmato circa due mesi fa per vietare la pesca dal ponte di via Tharros, che sovrasta lo stagno di Mar’e Pontis, ma anche lungo le sponde del rio Tanui. Un modo per evitare problemi ai tanti atleti del Circolo nautico di Oristano che giornalmente, sopra le loro canoe, si allenano nello specchio d’acqua transitando proprio in quei due tratti.

Nell’ordinanza si legge infatti che l’utilizzo di varie attrezzature di pesca, come le canne e le bilance utilizzate dai pescatori sportivi, possono mettere in pericolo i canoisti. Ma anche che l’effettuazione di questa attività di pesca è di natura sportiva e non professionale, e che quindi non è sacrificata dalla tutela dell’incolumità pubblica. I pescatori sportivi però non ci stanno, ecco perché hanno inviato al sindaco di Cabras una raccolta firme per chiedere di annullare l’atto.

Abis spiega: «Ho già incontrato i promotori di questa raccolta firme più volte, è in corso un approfondimento con la Regione, proprietaria dello stagno, per capire meglio la definizione delle aree dello specchio d’acqua. È chiaro che ci sono problemi di convivenza e che il problema prima o poi andava affrontato. È giusto dire però che non esiste una situazione emergenziale per far ripartire subito la pesca sportiva». 

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