Cabras, per i Piani urbanistici c'è ancora da aspettare
Anche il 2025 si chiude senza il Puc. Il Comune è al lavoro invece per pubblicare i bandi utili a dare in concessione le aree a pochi metri dal marePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Quando si parla di Piani urbanistici il sindaco di Cabras Andrea Abis mette subito le mani avanti: «Nel nostro ufficio tecnico ci lavorano dieci dipendenti, per la mole di lavoro che dobbiamo portare avanti ne occorrerebbero almeno 25. Ecco perché molto spesso i tempi per la realizzazione dei progetti si allungano».
Come per il Puc, ad esempio. Anche il 2025 si chiude, infatti, senza l’approvazione del Piano urbanistico comunale, l’importante documento che regola l’uso del territorio. Ma non naviga in buone acque nemmeno il Piano di utilizzo del litorale: a giugno scorso la Regione ha approvato il documento ma ancora il Comune non ha pubblicato nessun bando per dare in concessione le aree a pochi metri dal mare. Il Piano particolareggiato del centro storico invece è stato adottato dal consiglio comunale, per la seconda volta, due settimane fa. Ora si attendono le nuove osservazioni e poi la parola passerà nuovamente alla Regione. Il primo cittadino dice subito che nei primi mesi dell’anno l’ufficio tecnico ha dato priorità al Pul e poi alla partecipazione dei tanti bandi regionali nel settore dei lavori pubblici, viste le continue scadenze.
Ma afferma anche che l’iter del Puc non si è mai fermato: «Nel 2025 è stata portata avanti ad esempio la classificazione di tutti beni archeologici, tantissimi in tutto il territorio - spiega Abis - Per ognuno è stata redatta una scheda che poi è stata inserita in una piattaforma digitale. Materiale a disposizione della Regione e della Soprintendenza. Così prevede la norma».
Poi si passerà allo studio idraulico dello stagno e dei canali: «Approvare un Puc a Cabras è un’impresa difficilissima per la presenza dello laguna - spiega ancora il sindaco - Ci sono tantissimi vincoli a causa del rischio idrogeologico che si devono per forza eliminare. Per farlo però ci vogliono studi e tanto lavoro che è in corso da quando ci siamo insediati. È la parte più difficile del Puc. Entro i primi tre mesi del 2026 forse saremo pronti per la prima adozione».
Il Piano di utilizzo del litorale è entrato ufficialmente in vigore grazie alla sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione il 12 giugno scorso. Sono previste 28 nuove concessioni. Sarà possibile installare chioschi, bar attrezzati e servizi igienici. Previste poi tante aree per gli sport acquatici. «Per la prossima estate sarà impossibile pubblicare tutti i bandi - ha detto Abis - Cercheremo di mettere a bando magari le attività più semplici come l'affitto di ombrelloni e lettini e qualche punto ristoro. In modo da poter offrire qualcosa già dalla prossima stagione. Per il territorio però sarà una svolta importante».
