I banchi saranno gli stessi che la mattina usano gli studenti del paese. Come anche i banchi e la lavagna.

La scuola di Cabras apre le porte ai migranti che alloggiano da diverso tempo in una struttura del paese. Ma anche a chi  deve completare gli studi. Questo grazie alla collaborazione tra il Comune di Cabras e il Centro Provinciale di Istruzione per gli Adulti di Oristano.

La Giunta ha promosso l’attivazione a Cabras di una sede didattica.

«Raggiungere un livello di istruzione minimo è un passo indispensabile per tutti i cittadini, pertanto - afferma il sindaco Andrea Abis – la nostra disponibilità alla preziosa collaborazione con il Cpia e l’Istituto comprensivo scolastico è massima e abbiamo inteso formalizzarla ufficialmente con l’apertura di una sede locale».

Le lezioni si svolgeranno nella scuola secondaria di primo grado di via Trieste, negli orari pomeridiani. «Come istituzione scolastica abbiamo aderito alla proposta per l’attivazione di un punto di erogazione del servizio che ha preso avvio e che ora vede una particolare frequentazione delle lezioni da parte dei migranti momentaneamente alloggiati a Cabras – spiega il dirigente Paolo Figus -. Da parte nostra comporta un grande impegno organizzativo e logistico ma siamo sicuri che si debba tenere conto del grande valore aggiunto che questo servizio può restituire alla comunità. Una volta che questo processo si sarà consolidato nel tempo, sarebbe molto interessante creare dei momenti di confronto con chi sta vivendo l’esperienza, sarebbe l’occasione per un importante arricchimento interculturale».

Potranno iscriversi ai corsi tutte le persone che hanno raggiunto il sedicesimo anno di età e che intendono frequentare le lezioni per il raggiungimento della licenza media e per assolvere all’obbligo scolastico con il biennio di scuola superiore.

«Innalzare il livello di istruzione della popolazione è un dovere delle politiche pubbliche, ancor di più quando si verificano particolari esigenze, come la presenza di persone provenienti da altre zone del mondo che necessitano di un’alfabetizzazione» dichiara l’assessora alle Politiche Sociali Laura Celletti.

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