Dicono no agli abbattimenti dei cinghiali nell’Oristanese. E si opporranno in qualsiasi modo agli spari da parte dei coadiutori, previsti per la settimana prossima. Pochi giorni fa è nato un comitato spontaneo di cittadini per tentare in tutti i modi di fermare l’abbattimento degli esemplari sparsi un po' in tutti i territori, soprattutto però lungo il Sinis, nella borgata marina di San Giovanni e a Funtana Meiga. Come previsto dal Piano operativo di gestione e di controllo delle popolazioni messo in piedi dalla provincia su richiesta di vari Comuni.

«L’abbattimento è una decisione scellerata - commenta Josephine Scanu, portavoce del comitato spontaneo di cui fanno parte tanti animalisti del territorio - I cinghiali sono animali domestici, non hanno mai fatto del male a nessuno. Per diminuire la loro presenza ci sono tanti altri modi come il trasferimento in altre zone o l’assunzione di cibo per diminuire l’estro. È assurdo che la notte ci sia l’invasione di cacciatori per abbattere questi animali che oltretutto abitano vicino alle case. Chiediamo alla provincia di bloccare gli abbattimenti e di trovare  un’altra soluzione. Chissà perché tutto è stato deciso quando in Regione ancora non c’è la Giunta al lavoro».

Ma non solo. La portavoce del Comitato spontaneo annuncia infatti battaglia: «Durante gli spari ci saremo anche noi animalisti, faremo da intralcio, vediamo chi ci manderà via - va avanti ancora - Faremo rumore pur di allontanare gli animali, sarà un modo per salvare questi esemplari. Questa è pura follia, è un’azione pericolosa soprattutto per chi abita lungo la costa del Sinis. I fossi che i cinghiali fanno in maniera naturale non sono un problema. Non meritano di morire di certo per questo». 

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