Cabras, i volontari ripuliscono l'isola di Maldiventre
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Da una parte il mare cristallino del Sinis, dall'altra rifiuti di ogni genere.
All'isola di Maldiventre quest'anno i bagnanti hanno abbandonato di tutto e di più, ma soprattutto plastica.
Una bomba ecologica visto e considerato che per smaltire "naturalmente" posate e piatti di plastica deve trascorrere almeno un secolo. Così dicono gli esperti.
Fortunatamente però c'è chi è intervenuto prima. Gli operatori dell'Area marina protetta del Sinis, assieme a tanti volontari arrivati sull'Isola con il loro gommone, domenica scorsa hanno ripulito quel lembo di terra.
Una giornata ecologica che ha prodotto buoni frutti: a fine mattinata sono state portate via tantissime bottiglie di plastica e una miriade di frammenti, le cosiddette "microplastiche".
E poi bidoni, accendini, buste, vecchie boe, reti da pesca, cassette di polistirolo utilizzate dai pescatori per trasportare il pesce e persino tubature per impianti idrici.
Molti di questi rifiuti sono stati trasportati anche dal mare.
Ecco quindi che anche quest'anno arriva puntuale la raccomandazione dagli uffici del parco marino: "Tutti dobbiamo stare più attenti. Ogni piccolo gesto, se fatto con cura, può migliorare la vita del nostro ambiente, quindi quella di tutti noi".