Due candidati e un grande assente: il Pd.

A Cabras, il più grosso centro della provincia di Oristano dove i cittadini il 28 e il 29 maggio saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo sindaco, il Partito democratico questa volta non ci sarà.

Non solo non è riuscito a chiudere la lista elettorale in tempo utile, ma non avrà nemmeno un rappresentante in Consiglio Comunale come invece è accaduto in questi 5 anni di mandato con la presenza della consigliera di maggioranza Alessandra Lochi. 

Un dato che in un centro di 8972 residenti e dove gli elettori sono 8014 stona e fa riflettere. Con l’uscita di scena di Pasquale Castangia, candidato scelto dal Pd, che non è riuscito a mettere in piedi un gruppo, in gara ci saranno quindi l’attuale consigliere di minoranza Gianni Meli, sostenuto da tutto il centrodestra unito, e l’attuale sindaco di Cabras Andrea Abis. Quest’ultimo scende in campo con una lista civica senza nessun partito alle spalle. A differenza di cinque anni fa quando era sostenuto invece dal Pd. 

Scatta una fotografia di un Pd cabrarese sempre più lacerato che da tempo non ha nemmeno più un segretario la segretaria provinciale del partito Maria Obinu: «Cabras purtroppo rispecchia la situazione attuale. È una situazione diffusa. L’allontanamento dal partito si è creato negli anni per colpa della mancanza di rappresentanti dirigenziali, di guide. È anche vero però che a Cabras le 15 tessere in proporzione sono meglio delle ottanta di Oristano. Un conto poi sono gli iscritti - va avanti Obinu - un conto è l’elettorato: a Oristano siamo il secondo partito».

Obinu nel caso di Cabras ammette di aver provato a far riavvicinare il Partito ad Abis: «Ho tentato di risanare la spaccatura che si era creata da troppo tempo, ma non è stato possibile. Questo dispiace. Con una loro unione si poteva lavorare bene».  

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