Piante secche, aiuole piene di rifiuti, erba alta, sterpaglia ovunque e cavi elettrici all’interno dell’enorme vasca dove c'è di tutto tranne che l’acqua. Oltretutto è anche pericolosa: chiunque può inciampare finendo all'interno. L’ingresso del cimitero di Cabras non è un bel vedere. Fino ad aprile scorso l’ingresso del cimitero di corso Umberto era ordinato e pulito. Si prendeva cura di tutta la zona l’Associazione civica per la tutela del territorio. Il presidente Dario Cossu, sindaco di Cabras negli anni ‘70, nel 2020 aveva stretto un patto di collaborazione con il Comune. Prevedeva la rigenerazione, gestione e manutenzione delle due grandi aiuole vicine all’ingresso principale del camposanto e delle piccole presenti lungo il marciapiede. Ma anche dello spazio antistante il parcheggio.

Il cartello affisso dall'associazione all'ingresso del cimitero di Cabras (foto Sara Pinna)
Il cartello affisso dall'associazione all'ingresso del cimitero di Cabras (foto Sara Pinna)
Il cartello affisso dall'associazione all'ingresso del cimitero di Cabras (foto Sara Pinna)

Da quattro mesi però l’associazione si è tirata indietro, come si legge in un cartello affisso in una fioriera. «Da oggi finisce la gestione dell’Associazione e subentra quella del Comune». Cosa che però non è mai accaduta. «L'ingresso del cimitero era un vero gioiello, ora invece c’è solo degrado», commenta Cossu. «Mi fa male vedere tutto questo dopo il lavoro che è stato fatto tra piantumazione di erbe aromatiche e piante di ogni genere, pulizie e potature continue».

La vasca al cimitero di Cabras (foto Sara Pinna)
La vasca al cimitero di Cabras (foto Sara Pinna)
La vasca al cimitero di Cabras (foto Sara Pinna)

Cossu ha spiegato che l’associazione ha deciso di uscire di scena con un documento inviato all'Ufficio protocollo: «Non ho mai avuto risposta», racconta. «Abbiamo deciso di non proseguire l'impegno perché il Comune non ha mai fornito il materiale e non ha mai pagato una pianta, sempre tutto noi di tasca. E ci sono le ricevute. Ma anche perché la mia salute è venuta meno. Io in cimitero vado una volta a settimana per trovare i miei cari, cerco di innaffiare qualche pianta con il secchio ma è uno scempio».

Il sindaco di Cabras Andrea Abis ammette che la zona non è curata: «Il territorio è grande e gli operai da tempo sono al lavoro in maniera continua per lo sfalcio delle erbacce, visto anche il problema degli incendi. Per noi è la preoccupazione numero uno. Nel caso del cimitero stiamo parlando di giardinaggio, ora però le priorità sono altre. Stiamo pensando alla sicurezza dei cittadini». Sulle forniture mai pagate il sindaco è chiaro: «Si tratta di comunicazioni con gli uffici, non con la parte politica. Sono accordi che non conosco».

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