Stop al turismo in nero e alla concorrenza sleale. A Cabras non solo turisti: durante la stagione  estiva non mancherà la Guardia di Finanza che, con controlli mirati, verificherà se le strutture turistiche vengono affittate in maniera legale o meno.

È quanto prevede il protocollo d’intesa firmato ieri mattina a Cabras dal sindaco Andrea Abis e dal colonnello Giancarlo Sulsenti, comandante provinciale della Guardia di finanza. L’obiettivo dell’iniziativa è in primis quello di rafforzare il sistema di prevenzione dei comportamenti illeciti, con l’avvio di una più attenta attività di controllo riguardante in maniera particolare il corretto versamento dell’imposta di soggiorno da parte delle strutture ricettive presenti nel paese lagunare, per un totale di 2mila 500 posti letto suddivisi tra immobili per locazione breve, camping, case vacanza, agriturismi, alberghi e affittacamere.

«Dobbiamo far rispettare le regole - spiega il sindaco -  Negli anni abbiamo notato un disallineamento tra le presenze e la tassa di soggiorno versata. Ecco perché abbiamo deciso di intensificare i controlli».

In forza di tale accordo, che ha durata di ventiquattro mesi ed è prorogabile, il Comune di Cabras metterà a disposizione dati, notizie, informazioni e analisi di contesto che, successivamente incrociati con il patrimonio informativo della Guardia di Finanza, potranno consentire al Corpo l’individuazione di eventuali anomalie da sottoporre a controllo.

Sulsenti spiega come agiranno i suoi uomini:  «La collaborazione tra le parti si concretizzerà nella valorizzazione delle informazioni messe a disposizione dall’Ente, approfondendole con le risultanze delle banche dati già nostro possesso, con quelle derivanti dalle ordinarie attività di controllo economico svolte dalle pattuglie sul territorio nonché con ogni altra informazione acquisita sulle fonti aperte, tra le quali la rete internet, che nell’economia moderna costituisce la principale piattaforma di incontro tra domanda e offerta». 

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