Contraddizioni e riconoscimenti. Un mix che a Cabras salta all’occhio. L’acqua del Sinis è sicuramente limpida e trasparente, ma una cosa è certa però: una volta superata la riva si sprofonda. Eppure anche questa volta le spiagge del Sinis, quelle di Is Arutas e Mari Ermi, hanno ricevuto la bandiera verde, ciò vuol dire che secondo gli esperti sono a misura di bambino.

L'obiettivo dell’iniziativa è quello di aiutare le famiglie a scegliere le località di mare più comode e sicure per i più piccoli.

A stilare ogni anno un elenco utile per scegliere la destinazione dove trascorrere le ferie è l’International Workshop of Green flags. L’idea è nata tanti anni fa da Italo Farnetani, docente universitario di pediatria e presidente dell’associazione. Per ottenere la certificazione di spiaggia bandiera verde non c’è un bando. È un equipe di pediatri che da anni si occupa della valutazione dopo aver analizzato e verificato sul posto determinati requisiti.

L’acqua non deve ad esempio diventare subito alta. Nel senso che il fondale deve mantenersi basso per consentire ai bagnanti più piccoli di poter fare il bagno e giocare in sicurezza. Cosa che non accade però nel Sinis. Tra i requisiti richiesti anche la presenza di aree gioco in cui i bambini possano socializzare e divertirsi insieme. Anche queste però nel Sinis non sono presenti. La spiaggia deve disporre poi di servizi adatti a famiglie e bambini come gelaterie, pizzerie, locali, negozi e aree per lo sport. Lungo la costa cabrarese tutto questo ancora non esiste. Questi servizi ci saranno forse dopo l’approvazione definitiva del Piano di utilizzo del litorale adottato lo scorso mese dal Comune di Cabras.

Anche questa volta hanno ottenuto il riconoscimento la spiaggia di Torre Grande e quella di Abarossa, nel Comune di Santa Giusta. 

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