A Busachi quest’anno la festa patronale, in corso in questi giorni,  si arricchisce con una mostra che racconta un pezzo di storia e di tradizioni del paese. È stata allestita nella suggestiva chiesa di San Domenico, ( sede permanente dell'esposizione dell'opera del matrimonio busachese di Filippo Figari e dell'esposizione fotografica di Ugo Pellis che racconta Busachi negli anni Trenta), grazie alla collaborazione dell’Amministrazione comunale, al presidente del gruppo polifonico Pietrino Selis e all'artista pittore Giovanni Lopez . Ben 33 gli espositori tutti di Busachi. “La mostra – spiega il sindaco Giovanni Orrù - è  legata alla civiltà contadina e agropastorale, a quella che fu un'economia di autoconsumo e del baratto.

E’ un evento che mette insieme i saperi degli antichi mestieri, l'arte del saper fare, le manualità, le maestrie delle donne e degli uomini di quel periodo. L'esposizione ricorda la tessitura e il ricamo, la conciatura delle pelli, la lavorazione del legno, i fabbri artigiani per i quali spicca Sa Cavana busachesa forgiata in un modo che all'epoca a Busachi era peculiare dei fratelli Satta, l'arte degli scalpellini e di coloro che realizzavano cesti e oggetti fatti con materiali vegetali da intreccio come le canne e il giunco”. Quindi il sindaco aggiunge: “È di particolare interesse sapere che alcune corde sono realizzate dai peli delle code delle mucche, le quali raggiunta una certa lunghezza venivano appositamente tagliate per essere intrecciate. Il tutto veniva realizzato nelle botteghe artigiane e nelle nostre case. Non mancano i giochi antichi e le opere dei pittori locali. Una meravigliosa immagine della nostra storia e di ciò che eravamo oltre che della volontà di non cancellare il passato”. La mostra sarà aperta fino a domenica e probabilmente visitabile tutti i fine settimana del mese di giugno.

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