Boom di presenze nei siti archeologici dell’Alto Oristanese. A fare il pieno è Santa Cristina, ma i dati sono più che positivi anche per Losa e le antiche terme di Fordongianus.

Passate le restrizioni legate all’emergenza sanitaria, sono ripresi gli arrivi di tantissimi turisti da tutto il  mondo. A farsi catturare dal fascino del pozzo sacro, dei villaggi nuragici e delle terme romane non sono stati infatti solo gli italiani. E in questi mesi ad elogiare e sponsorizzare le ricchezze archeologiche di questo angolo di Sardegna sono stati anche volti noti del mondo dello spettacolo, favorendo il trend già positivo.

Nel complesso archeologico di Santa Cristina, dove il pozzo sacro costituisce l’attrazione principale, a metà ottobre i numeri erano già da record con 56.411 visitatori, superando di alcune migliaia il dato complessivo del 2019 con 52.259 presenze. Nel 2020 si sono fermate a 27.658 e nel 2021 a 34.167.  Al 30 settembre le presenze al nuraghe Losa si attestavano a 20mila visitatori. I dati complessivi del 2019 parlano di  26.073 visitatori, crollati nel 2020 a 10.960 e nel 2021 a 13.300. Numeri dunque in  aumento.

Bene anche a Fordongianus. I dati fanno riferimento al periodo giugno-settembre: nel 2010 i visitatori sono stati 3.153, nel 2020 2.368, nel 2021 3.071 e ora nel 2022 3.653. Grande soddisfazione dalle cooperative che gestiscono i tre siti archeologici dell’Alto Oristanese, tutte puntano a un lavoro di squadra per aumentare ancora i flussi turistici.

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