Bonarcado, dubbi e preoccupazione per il Sardinian Link
Forte impatto sul territorio, con numerosi espropri: ieri si è tenuta un’assemblea pubblicaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Perplessità e preoccupazione per la costruzione del Sardinian Link pervadono la popolazione bonarcadese. L’assemblea pubblica di lunedì sera, convocata d'urgenza dalla sindaca Annalisa Mele per confrontarsi con la sua cittadinanza sulla costruzione del nuovo elettrodo sardo, ha fatto emergere molti dubbi e tante domande, ancora senza risposta da parte di Terna.
Il progetto di ricostruzione della rete elettrica isolana dal Sulcis a Codrongianos, a 220 KV con una potenza di scambio di 1000 MW, prevede un forte impatto sul territorio e sul paesaggio di Bonarcado, con espropri di terreni e di sentieri rurali per la realizzazione di infrastrutture e strade di servizio per l’elettrodotto.
«Sono preoccupata – spiega il sindaco Annalisa Mele che ha voluto urgentemente convocare l’incontro pubblico per informare i suoi concittadini– perché ci stanno tenendo all’oscuro di tutto. Non conosciamo dettagli dell’opera, non sappiamo quali reali conseguenze sull’ambiente, sulla salute umana, sulla fauna e sulle attività economiche».
Salute dei cittadini: «potrebbero esserci implicazioni sulla salute dei cittadini per questa opera, è ciò che mi sto domandando. Non sono un tecnico e non ho studi alla mano però la potenza di questa infrastruttura è consistente e potrebbe avere ripercussioni per gli umani e anche per gli animali», incalza la Mele.
L’elettrodotto che verrà costruito sarà nuovo, e quello già esistente in buona parte verrà dismesso, con “l’imposizione in via coattiva delle servitù di elettrodotto sui fondi attraversati dalla linea elettrica”, quindi “occupazione temporanea delle terre e dichiarazione di pubblica utilità, urgenza, indifferibilità ed inamovibilità”, e quanto si legge nell’avviso pubblico di Terna.
«Stiamo approfondendo la conoscenza di questa infrastruttura e valutando tutte le possibili vie da seguire per tutelare la salute e preservare il territorio. Convocheremo ulteriori incontri con gli altri sindaci dei comuni coinvolti, e chiederemo con decisione risposte da Terna», chiude la Mele.
