Appena ricevuta la comunicazione ha subito deciso di indire un incontro pubblico, con il carattere di urgenza domani, lunedì 27 ottobre. La sindaca Annalisa Mele, impensierita per il passaggio del Sardinian link nel territorio del Comune che amministra, vuole vederci chiaro, capire di cosa si tratta nel dettaglio, quale impatto sul territorio e sul paesaggio, per questo vuole coinvolgere subito la popolazione.

«Intendiamo conoscere anche noi amministratori lo stato dell’arte dell’opera, quali passaggi burocratici, quali criticità, quali benefici alla comunità e al territorio. Purtroppo siamo all'oscuro di tutto ancora, non sappiamo in maniera dettagliata, in ogni caso voglio informare i miei concittadini sulle poche notizie e aspetti che conosciamo per non farli trovare impreparati», precisa la prima cittadina. L’assemblea pubblica domani, lunedì 27 ottobre, alle 18 presso il Centro Sociale, ex Cantina: «Verranno fornite informazioni importanti sui lavori che saranno effettuati da Terna sulla linea dell’elettrodotto esistente, da svolgersi all’interno del territorio di Bonarcado».

Il Sardinian link è la dorsale sarda che sta realizzando Terna che dovrebbe consentire di massimizzare l’integrazione dell’energia rinnovabile e di rafforzare la rete elettrica dell’isola. Prevede "la ricostruzione della rete sarda a 220 kV da Codrongianos (Sassari) a Sulcis (Sud Sardegna) e Selargius (Cagliari), con l’impiego di sostegni innovativi a basso impatto elettromagnetico. L’opera, tramite una dorsale di oltre 500 km, permetterà di raggiungere una potenza di scambio di 1000 MW tra il sud e il nord dell’isola e, inoltre, consentirà l’integrazione dell’energia rinnovabile, compresa quella generata dalla tecnologia eolica off-shore", si legge nel sito istituzionale di Terna.

L’altra opera che interessa l'Isola è il Pe.I.2, consiste in "un nuovo collegamento sottomarino in corrente continua e 1000 MW di potenza tra le stazioni elettriche di Fiumesanto (Sassari) e di Montalto (Viterbo). Per le stazioni di conversione si prediligeranno siti industriali dismessi, in un'ottica di maggiore sostenibilità e sinergia con asset esistenti". L’investimento complessivo per entrambe le infrastrutture è stimato in circa 1,4 miliardi di euro.

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