Bidonì, interrogazione ai ministri sulla situazione dell'Omodeo
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La situazione in cui versano le sponde dell'Omodeo in territorio di Bidonì approda in Parlamento con un'interrogazione presentata dai rappresentanti del Movimento 5 Stelle ai ministri dell'Ambiente, dell'Interno e della Difesa. "Dopo anni di attività militari ed esercitazioni autorizzate sono ormai decine di migliaia le ogive e i bossoli disseminati sulle sponde del lago Omodeo che ricadono in zona di Bidonì e non solo. Così, parte di uno degli invasi più grandi d'Italia, sito di interesse comunitario, anziché distinguersi come area di alto pregio dal punto di vista florofaunistico e archeologico, è attualmente ridotta ad ospitare una spiaggetta lastricata di pallottole. Da tempo ormai i residenti dei Comuni del Guilcier e del Barigadu stanno sollecitando le autorità competenti affinché le sponde del lago vengano ripulite dai bossoli accumulatisi negli anni. Ciò accade perché in questa zona, vicina al Centro di addestramento e istruzione professionale della Polizia di Stato (Caip), vige una servitù disciplinata da ordinanze prefettizie e periodicamente si svolgono le esercitazioni di diversi corpi militari. Alla luce dello stato in cui versa l'area le attività di bonifica appaiono assolutamente urgenti", sottolinea la portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera, Lucia Scanu.
Nei giorni scorsi ha effettuato un sopralluogo sulle sponde del lago con i colleghi: il consigliere regionale Alessandro Solinas, i deputati Luciano Cadeddu e Alberto Manca e i rappresentanti delle amministrazioni di Bidonì e Soddì. L'interrogazione di cui la Scanu è prima firmataria è stata sottoscritta dai pentastellati Deiana, Cadeddu, Marino, Manca, Perantoni, Cabras.