Le terre private, quelle che il Comune di Baratili San Pietro 40 anni fa aveva occupato abusivamente, tornano in Consiglio Comunale. Questa volta però non sono i proprietari delle aree di via Amsicora a chiedere conti agli amministratori, come già successo, ma i consiglieri dell’opposizione.

Nonostante l’amministrazione abbia saldato il “danno” in seguito ad una condanna, per un totale di 236 mila euro, le terre non risultano ancora di proprietà del Comune. Così sostiene la minoranza che sulla vicenda ha presentato un’interpellanza, visto che il Consiglio comunale durante il quale è stata votata l’acquisizione delle aree risale al 10 novembre scorso.

«Da un controllo all’Agenzia delle Entrate le aree risultano ancora intestate al proprietario - si legge nel documento firmato dai consiglieri Cristina Sesselego, Flavia Betzu, Antonello Mura e Alberto Murru  - Ciò presume che non sia stato ancora emesso alcun atto di acquisizione, eludendo quanto votato e ordinato all’unanimità dal Consiglio comunale. Estremamente preoccupati, chiediamo al sindaco quali siano i problemi che ostacolano l’ emissione del provvedimento di acquisizione».

La vicenda che si trascina da 40 anni dunque continua. Il Comune aveva occupato diverse aree private dopo che il  proprietario dell’area, Giovanni Perra, aveva ceduto lo spazio al Comune a un prezzo simbolico di mille lire. Nessuno però in quegli anni aveva registrato il passaggio di proprietà. Ecco perché nel 2016, un nipote di Perra che ha ereditato diverse aree tra cui quella, ha deciso di chiedere al Comune un risarcimento. La vicenda sbarcò anche in Tribunale. Il giudice diede ragione al nipote di Perra condannando il Comune a pagare. Questa, in sintesi è la storia. Durante l’ultimo Consiglio comunale è stata deliberata l’acquisizione delle aree da parte del Comune. Durante il prossimo invece il sindaco di Baratili San Pietro Alberto Pippia risponderà all’interpellanza presentata dall’opposizione. 

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