Banda per la produzione di droga nell’Oristanese, rimpatriati tre colombiani
Facevano parte di un gruppo ben organizzato colpito dagli arresti ad agosto. Accompagnati alla frontiera dagli agenti della QuesturaLa polizia di Oristano ha rimpatriato tre colombiani che, secondo gli inquirenti, facevano parte di una organizzazione criminale strutturata dedita alla coltivazione, alla produzione e alla distribuzione di droga.
L’operazione era scattata ad agosto e aveva portato a otto arresti: un’azienda agricola di Ceas ‘e Perdixis, nelle campagne di Villaurbana, era diventata un vero centro per la lavorazione della cannabis. C’era la maxi piantagione, un impianto di irrigazione e concimazione, l’essiccatoio, un locale in cui lavorare e custodire le infiorescenze: un’organizzazione accurata, in cui ciascuno degli otto indagati nell’inchiesta Aristeo aveva un ruolo preciso.
I tre espulsi, che fino all’esecuzione del provvedimento si trovavano ai domiciliari, sono stati accompagnati dagli agenti della Questura di Oristano sino a Fiumicino, all’imbarco di un volo diretto in Sudamerica.
Nell’ambito delle recenti attività dell’ufficio Immigrazione, fanno sapere dalla Questura, rientra anche il recente provvedimento di accompagnamento al Cpr di Macomer di quattro richiedenti asilo di nazionalità tunisina ed egiziana. I quattro, che erano ospiti del Cas di Cabras per richiedenti protezione internazionale, sono stati indagati per vari reati commessi a Cabras e Oristano e per questo motivo sono stati ritenuti socialmente pericolosi, trattenuti nel Cpr in previsione del loro futuro rimpatrio.
(Unioneonline/E.Fr.)