Un fermo “no” alla proposta progettuale di un nuovo parco eolico nel rispetto della tutela dei valori paesaggistici, ambientali e storici del territorio.

È quanto ha disposto il Comune di Solarussa nel consiglio comunale convocato per discutere circa il progetto presentato dalla società Sorgenia Renewable s.r.l di Milano.

La presa di posizione di Solarussa arriva a due giorni di distanza dalla riunione sul tema con i sindaci di Seneghe, Narbolia, San Vero Milis, Zeddiani e Siamaggiore, da cui si attendono, prossimamente, analoghe indicazioni.

La civica assemblea ha rimarcato a più voci la netta contrarietà alla proposta progettuale, pur condividendo la necessità di accelerare il processo di transizione da fonti fossili a fonti rinnovabili, obiettivo da conseguire però attraverso la partecipazione e il coinvolgimento attivo delle Comunità e non, come nel caso specifico, «attraverso imposizioni e progetti che vengono calati dall’alto senza la benché minima concertazione e coinvolgimento delle Comunità locali».

DOPPIO PROGETTO – Entrando nello specifico, il Sindaco Mario Tendas ha evidenziato che nel comune di Solarussa non è prevista alcuna installazione di pale eoliche. Il territorio comunale risulta però coinvolto in due progetti eolici, entrambi presentati dalla Società Sorgenia Rrenewable srl.

Il primo progetto prevede l’installazione di nove aerogeneratori (alti ben 125 metri e con un diametro del rotore di ben 170 metri) nei comuni di Seneghe e Narbolia. L’energia prodotta dalle nove pale eoliche dovrebbe poi essere immessa alla Rete di Trasmissione Nazionale passando per i comuni di San Vero Milis , Zeddiani, Siamaggiore e, infine, proprio a Solarussa dove dovrebbe essere ubicato e realizzato un punto di accumulo.

Un progetto molto simile, con l’installazione di altre nove pale eoliche, sempre proposto dalla Società Sorgenia Renewable srl, è previsto nei comuni di Paulilatino e Bauladu. Anche in questo caso l’energia prodotta dovrebbe essere immessa in rete passando per Tramatza e, arrivando, al centro di accumulo ubicato nel comune di Solarussa. In pratica il comune è direttamente coinvolto da entrambi progetti.

«Questa situazione sta creando non pochi disagi agli uffici comunali» ha affermato il primo cittadino evidenziando che «da inizio anno sono giunte, tra progetti eolici e agrovoltaici, ben 11 comunicazioni di avvio di procedure di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.)». Un dato che evidenzia la situazione di caos che si sta vivendo.

«Come è facile capire questa situazione, disorganica e scombinata, sta creando non pochi disagi agli uffici tecnici comunali che si ritrovano, quotidianamente, a dover soddisfare le più disparate richieste da parte di numerose società che richiedono, a ritmi forsennati, certificati di destinazioni urbanistici, eventuali vincoli e documenti informativi di ogni genere, rallentando enormemente tutte le attività ordinarie», la precisazione.

«Le attuali politiche energetiche - si legge nell’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale - se non ricondotte ad un alveo pianificatorio ben definito rischiano di compromettere in modo irreversibile il territorio, con ingente consumo di suolo e danni ambientali e paesaggistici incalcolabili».

LE RICHIESTE – Il comune di Solarussa, con un ordine del giorno articolato e di ben 9 pagine, chiede, in primis, la sospensione dei procedimenti di valutazione di impatto ambientale per cercare di rimettere ordine a una situazione caotica e confusionaria, chiedendo nel contempo al Governo Nazionale ma anche al governo regionale l’adozione di un piano strategico, all’interno del quale la pianificazione del territorio e il piano energetico siano funzionali ai reali fabbisogni e rispondano concretamente ai criteri di sostenibilità, salvaguardia ambientale e paesaggistica, di tutela dei beni comuni, della salute e dell’ambiente.

Attraverso l’ordine del giorno il comune avanza inoltre «formale richiesta di una politica energetica diversa, rapportata non più a una vera e propria “deregulation” che lascia spazio ed opportunità a chiari ed evidenti fenomeni di speculazione ma alla promozione di una dimensione sia sociale che economica della Comunità locale attraverso il coinvolgimento dei cittadini e la costituzione delle CER (Comunità Energetiche Rinnovabili) capaci di realizzare un reale risparmio economico ed energetico e ad un positivo impatto socio-economico ed ambientale nel territorio».

Il comune, attraverso una azione congiunta ed unitaria con le altre amministrazioni interessate dal progetto, ha quindi evidenziato la necessità di rafforzare gli sforzi, di coinvolgere attivamente i cittadini, le associazioni, le organizzazioni di categoria, le organizzazioni sindacali e sociali, affinché si faccia fronte comune e si cerchi di porre rimedio a una situazione che rischia di compromettere in maniera irreversibile il territorio, il paesaggio e l’ambiente locale.

(Unioneonline/v.l.)

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