Per i diportisti che lo scorso anno hanno chiesto al Comune regole meno rigide per trascorre qualche ora di relax nel parco marino del Sinis sono in arrivo nuove norme ma anche un risparmio economico.

"Il nuovo disciplinare però sarà attivo solo dopo che verrà approvato dal Ministero dell'Ambiente - tiene a precisare subito il primo cittadino di Cabras Andrea Abis, 47 anni -. Noi per ora abbiamo inviato la nostra proposta".

La novità più importante è che per stazionare con la propria barca nell'Area Marina protetta del Sinis non ci vorrà più il permesso per entrare in acqua. Tradotto meglio: i diportisti non saranno più costretti a chiedere l'autorizzazione.

"Questo per semplificare le procedure burocratiche - spiega ancora il sindaco -. Prima per essere autorizzati ad entrare nella nostra riserva era obbligatorio chiedere l'autorizzazione ai nostri uffici. Per chi arrivava ad esempio la domenica da altre coste era un problema visto che gli uffici dell'Amp sono chiusi".

Ma non solo. Se prima i diportisti erano costretti anche pagare una marca da bollo, ora dovranno solo pagare l'abbonamento annuale di circa 50 euro. "I pagamenti potranno essere effettuati anche online - va avanti il sindaco -. L'utente a quel punto riceverà la ricevuta direttamente sul pc o sul telefono, comoda da esibire durante i controlli".

Il Comune di Cabras ha deciso poi di potenziare i servizi. Il disciplinare prevede un aumento considerevole del numero di gavitelli. Nel 2018 erano 32, nel 2019 ben 54 e ora il numero sale a 98. Novità anche per quando riguardo la lunghezza delle barche che possono stanziare che passa dai 24 metri del 2019 ai 30 di quest'anno. Anche la disciplina dell'ancoraggio subisce una modifica. Sono state individuate nuove aree costiere di ancoraggio limitato nel tempo - dal 1 maggio al 31 ottobre -: una sotto Turr'e Seu e una davanti alla spiaggia delle saline all'isola di Mal di Ventre.

"In particolar modo - spiega il sindaco -, la seconda risponde all'esigenza di chi va all'isola e, volendo stare sulla spiaggia, necessita di ormeggiare nelle immediate vicinanze". "Con questa proposta abbiamo centrato molte delle problematiche dei diportisti - dichiara il direttore dell'Amp Massimo Marras, 45 anni - I diportisti sono una risorsa per noi, sociale ed economica. Ed è necessario sostenere la loro attività".
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