E’ finito in carcere l’uomo indagato per il devastante incendio del 24 luglio 2021 a Cabras.

I forestali hanno dato esecuzione alla misura della custodia cautelare nei confronti dell’autore del rogo doloso che si era verificato in concomitanza con gli incendi che hanno devastato il Montiferru.

Si tratta di un sessantenne del posto, P.C.P.: le indagini della Procura di Oristano hanno consentito di raccogliere numerosi indizi a suo capo.

L’incendio venne innescato nel primo pomeriggio di una giornata che il bollettino regionale aveva classificato “a pericolo di incendio estremo” per via delle altissime temperature e dei forti venti di scirocco. Le forze antincendio regionali erano già impegnate negli enormi roghi del Montiferru e del Monte Arci.

L’incendio di Cabras ebbe un minore impatto mediatico, ma fu pericolosissimo. Distrusse 20 ettari di territorio a due passi dal centro abitato, danneggiando fabbricati abitativi e rurali, oliveti storici e vigneti, provocando anche la morte di decine di animali con “gravissimo rischio per l’incolumità pubblica e per la vita umana”.

Una pattuglia dei forestali portò in salvo una donna che tentava disperatamente salvare i gatti investiti dalle fiamme. Una famiglia venne evacuata dalla propria abitazione.

Il gip ha condiviso la tesi del pm: sia sui gravi indizi di colpevolezza che sul pericolo di reiterazione del reato con l’avvicinamento della stagione estiva, accogliendo la richiesta di mandare l’uomo in cella. 

(Unioneonline/L)

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