Archiviata con grande soddisfazione la recente giornata dei "calzini spaiati", la società AC Ales Academy, con la condivisione dei ragazzi, ha deciso di dare un ulteriore segnale di carattere sociale contro il bullismo e il cyberbullismo.

Tutti i mini calciatori sono infatti scesi in campo con un braccialetto con un nodo blu, simbolo della lotta al bullismo, ben visibile. Una bella iniziativa che, oltre alla squadra locale, ha visto protagonisti i primi calci della Francesco Bellu Terralba e del Lunamatrona.

«Quotidianamente - spiega il responsabile Damiano Cadoni - cerchiamo di far capire quanto siano importanti certi temi, apprendo  anche diversi canali di collaborazione con le  scuole e con i  centri per migranti, considerato che a volte questi ragazzi, già sfortunati, sono presi di mira dai loro coetanei. Abbiamo aperto anche   una collaborazione con il centro di Sini. Inizialmente sono venuti alcuni ragazzi per fare sport con noi,  anche se la formalità di tesseramento, assicurazione e visite mediche ne  hanno rallentato il percorso, ma siamo fiduciosi di poterli riaccogliere presto».

Anche Andrea, altro importante  collaboratore della società, aggiunge concetti importanti. «Si parla sempre più di bullismo a scuola o di cyberbullismo, ma poco di bullismo nello sport. Eppure forme di esclusione, isolamento, discriminazione o aggressività, fisica e verbale, ci sono anche in ambito sportivo. Noi, abbiamo il compito di insegnare innanzitutto il fair play, un concetto bellissimo di lealtà nel gioco che spazia dal rispetto delle regole del gioco al rispetto del compagno di squadra e dell'avversario e che alla fine dovrebbe diventare uno stile di vita dello sportivo».

Ad Ales sono certi che si dovrebbe trattare più spesso certi argomenti e promuovere altre   giornate "dedicate".

Damiano Cadoni ne è convinto: «È sempre importante parlarne - sottolinea - anche perché spesso ci si riempie la bocca e poi non si muove un dito in tal senso. Avendo a che fare con ragazzi che  a volte non conoscono nemmeno la gravità e le conseguenze di certi comportamenti, cerchiamo di essere sempre attenti facendo attenzione alle situazioni che spesso, purtroppo,  nascono anche fuori dallo sport  e vengono portate dentro il rettangolo di gioco.  A tal proposito, in merito al cyberbullismo, salvo casi urgenti, abbiamo vietato o comunque stiamo regolarizzando  l'uso del cellulare durante le nostre attività».

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