Il Consiglio comunale di Abbasanta sceglie per la prima volta di applicare l’addizionale comunale per l’Irpef. Una decisione presa per poter portare avanti il grosso intervento con Iscol@, progetto che prevede la spesa di quattro milione e mezzo di euro di cui, a breve, è previsto l’avvio del cantiere. Da onorare c’è però la quota del coofinanziamento dell’intervento per un importo di 675 mila euro. Una somma importante per la quale il Comune sta accendendo un mutuo per 29 anni con una rata annua di 42mila euro.

«L’istituzione dell’addizionale IRPEF si è resa necessaria per affrontare la spesa del mutuo», ha chiarito in aula la sindaca Patrizia Carta. L’Assemblea ha però deciso di prevedere l’esenzione per i redditi sino a 15mila euro e di calcolare le altre fasce da un minimo di 0,25% ad un massimo di 0,80% che tradotto in denaro significa da un minimo annuo di 37.75 euro ad un massimo di 75 euro. Aliquote che varranno per il 2024: per proseguire in futuro sarà necessaria una nuova delibera.

«È tra nostri impegni valorizzare il patrimonio che abbiamo per recuperare delle somme e poter cosi intervenire sul pagamento del mutuo e rivedere o eliminare l’addizionale – ha spiegato la sindaca -. Altro aspetto è legato agli interventi sul risparmio energetico sugli edifici comunali fatti per abbattere ulteriormente i costi sull’energia elettrica: anche questo risparmio alla lunga interverrà sul nostro bilancio consentendo di poterlo rendere disponibile per altri interventi come quello della rata del mutuo». Quindi ha aggiunto: «Questa situazione che ci ha visti costretti ad applicare l’addizionale è stata un’emergenza per poter dare avvio al progetto e ai lavori che si attendono da anni. Se si fosse deciso, per cause di forza maggiore, come ad esempio la mancanza di risorse necessarie per intraprendere il mutuo e quindi rinunciare al progetto, si sarebbe dovuto procedere alla restituzione di circa 330.000 euro su una spesa sostenuta d 357.459 euro. Inoltre sarebbe stato necessario reperire comunque ulteriori risorse per intervenire sui 2 edifici: quello dell’infanzia chiuso da tempo, causa infiltrazioni e problemi alla copertura. Mentre nelle attuali scuole medie, negli ultimi anni, si è tamponato con diversi interventi evitando di spendere cifre considerevoli in vista del progetto Iscol@ che avrebbe consentito una riqualificazione dignitosa e necessaria. L'investimento è destinato alle generazioni future. La stessa didattica e la tecnologia saranno innovate e rinnovate La scuola nuova potrebbe essere un’attrattiva».

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