Battute finali nel processo, a Oristano, contro don Giovanni Usai, il fondatore della comunità "Il Samaritano" di Arborea, accusato di favoreggiamento della prostituzione e abusi sessuali.

Oggi i difensori, gli avvocati Franco Luigi Satta e Anna Maria Uras hanno chiesto la piena assoluzione per il sacerdote. I legali hanno cercato di smontare l'impalcatura dell'accusa che con il pm Marco De Crescenzo aveva chiesto la condanna a 6 anni per il favoreggiamento e l'assoluzione per gli abusi.

In quattro ore di discussione hanno insistito su un processo in cui non è emersa alcuna prova dei reati contestati, hanno puntato sull'inattendibilità dei testimoni e su un'indagine lacunosa. I legali hanno sottolineato i presunti errori degli inquirenti, le pressioni che avrebbero fatto sui testimoni i fase di indagine.

Nel processo è coinvolto anche il nigeriano Alphonsus Eze, accusato di favoreggiamento. L'avvocato difensore Carlo Figus ha ricordato che il reato è prescritto (il pm aveva chiesto la condanna a 3 anni). Il 22 ottobre ci sarà la sentenza e la fine di una vicenda iniziata nel 2010 quando il sacerdote era stato arrestato.
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