Un centinaio di edili e i vertici dei sindacati di categoria della Cgil, Cisl e Uil, hanno preso parte al sit di protesta promosso a Losa, sulla Statale 131, per sbloccare i cantieri fermi in Sardegna.

Una mobilitazione regionale che ad Abbasanta ha visto presenti i sindacati edili regionali Filca, Fillea e Feneal.

Insieme a loro c'era anche l'assessore regionale dei Lavori pubblici Roberto Frongia.

Come hanno ribadito i segretari regionali Erika Collu (Cgil), Giovanni Matta (Cisl) e Marco Foddai (Uil), la manifestazione ha lo scopo di sollecitare la riapertura di tutti i cantieri finanziati ma ancora bloccati in varie arterie dell'Isola.

In Sardegna ci sono sei cantieri fermi, in attesa di essere finanziati.

Altre sedici opere, per cui le risorse sono pronte e disponibili, non hanno ancora avuto il via libera per l'inizio dei lavori.

Sono, invece, appena quattro i cantieri che sono attualmente operativi nell'isola.

I sei bloccati riguardano i lavori sulla strada statale 131, quelli sulla strada statale 125 (lotto di Tortolì), il primo e il terzo lotto sulla statale 195, il cantiere sulla Sassari-Alghero e, infine, quello sulla Olbia-Tempio (strada Monte Pinu).

Risultano finanziati, ma ancora fermi, i lavori per la statale 554, per il ponte di Sant'Antioco, per la strada tra Giba e San Giovanni Suergiu, il lotto sulla statale 125 per Tertenia Nord, il tratto di Villagreca sulla 131, tre cantieri per gli svincoli a raso sulla 131 (da Oristano Nord fino a Sassari), il tratto di strada da Olbia, Arzachena e Palau (per cui si sta decidendo se optare per la galleria o il viadotto), i lavori sulla trasversale sarda, sulla 389 tra Nuoro e Lanusei, la messa in sicurezza della 130, il completamento della 125, e altre infrastrutture minori per adeguamenti sulla 131, sulla 131 Dcn, sulla 129.

I cantieri aperti e attivi per ora sono tre sulla Sassari-Olbia e un altro sulla 125, che riguarda il lotto di Tertenia.

LE INTERVISTE

© Riproduzione riservata