Collaboratori preziosi e davvero speciali al parco archeologico di Losa. Da circa una settimana, infatti, a tenere pulita la fascia esterna alle mura che circondano l'importante nuraghe del Centro- Sardegna ci pensano due asinelli.

"La mamma si chiama Margherita e il puledro aspetta ancora un nome. Volete aiutarci a trovarne uno?", hanno chiesto sui social dalla cooperativa Paleotur che gestisce il sito archeologico. E nello post si aggiunge: "Quando verrete a visitare il parco archeologico vi capiterà di incontrarli e se portate per loro una carota o una mela vi ringrazieranno con un sorriso gentile". E sul web subito è partita la caccia al nome.

Gli asinelli suscitano interesse e curiosità e nel frattempo ripuliscono la vasta area dove l'erba è cresciuta rigogliosa. Non è la prima volta che nel territorio dell'Alto oristanese gli asinelli vengono usati come "agenti speciali", ingaggiati per ripulire ampi spazi erbosi.

Era accaduto ad esempio a Ghilarza nel 2016 e nel 2018 con l'Amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Defrassu che aveva fatto scendere in campo al parco di Su Cantaru una squadra di 5 asinelli: tempo di una settimana e avevano spazzolato tutta l'erba. Due anni prima la stessa operazione era stata fatta all'asilo nido. A Losa gli asinelli sono stati prestati alla cooperativa che gestisce il parco archeologico dal padre di una delle ragazze della squadra, Gianni Cherchi, 57 anni di Abbasanta.

"E' la prima volta che me li chiedono. Sono molto affezionato a loro e all'inizio sono rimasto un po' così, poi sono stato ben felice di prestarli. Secondo me quando si hanno appezzamenti ampi è una bella iniziativa da portare avanti: si fa una cosa bella per gli asinelli e si tiene pulita l'area per evitare il rischio incendi. Gli asinelli anche solo pestando il terreno lo puliscono".

Soddisfatto Dario Vinci, presidente della coop Paleotur: "Era un'idea che avevamo già da tempo e abbiamo quindi pensato di chiedere al padre della nostra collaboratrice gli asinelli. E' una scelta ecosostenibile che ci consente tenere pulita la fascia antincendio. Inoltre, aspettando i visitatori, possono incuriosire, soprattutto i bambini. Per il momento possono solo vederli, più avanti magari si potrà anche scattare qualche foto con loro".
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