Il Consiglio comunale di Suni ha approvato il Documento Unico di Programmazione e il bilancio del 2023, licenziato però con i soli voti  della maggioranza mentre i consiglieri del gruppo “Uniti per Suni” hanno votato contro.

«Elaborati  basilari per la vita del Comune che vengono  portati in Consiglio con estremo ritardo – denunciano in un documento i consiglieri Pier Tonio Pinna, Antonio Erre, Caterina Obinu ed Emanuele Ruggiu -  e che denotano l’assoluta inadeguatezza della maggioranza. Documenti vuoti e  inconsistenti, che  denotano una totale assenza di programmazione – aggiungono - di sindaco e  giunta, che in tre anni non hanno avuto  nessun nuovo finanziamento pubblico, frutto di richieste fatte dall’amministrazione. Le uniche poche cose realizzate in questi tre anni, come la sistemazione della strada di Mattigliarada o il completamento della chiesa di San Cosimo, e le poche che probabilmente si vedranno nei prossimi due, sono frutto del lavoro delle passate amministrazioni».

Ma il documento della minoranza va oltre. «Scorrendo la serie di bandi pubblicati dalla Regione negli ultimi anni – fanno notare i consiglieri - Suni non è mai presente. Alcuni esempi: recentemente un avviso regionale del marzo 2023 che finanzia i Comuni per la realizzazione di aree di sosta camper, al quale hanno partecipato circa 150 comuni fra i quali non c’è Suni; nel 2022 (la graduatoria finale è stata approvata a novembre 2022), un altro bando importantissimo che finanziava i Comuni per la manutenzione e il miglioramento della viabilità con interventi fino a 300.000 euro, al quale sono arrivate 402 domande (quindi hanno partecipato quasi tutti i paesi della Sardegna e altri enti pubblici territoriali) fra le quali, manco a dirlo, manca Suni.  Ed ancora  un altro bando statale del 2022 chiamato “Sport e periferie”, che poteva portare ingenti somme per la riqualificazione delle nostre strutture sportive è passato ugualmente senza che Suni abbia in nessun modo partecipato, tra l'altro dopo che l'amministrazione ha dichiarato nelle linee programmatiche di voler sistemare il campo sportivo entro il 2025, un'assurda contraddizione. Un Comune che non programma – conclude l’opposizione -  è destinato a fallire: fra qualche anno Suni non avrà più soldi da spendere provenienti da fonti di finanziamento esterne».

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