Fogne a San Giovanni di Sinis? Ancora nulla. In dodici anni, da quando la Regione ha finanziato l’importante progetto da 2 milioni di euro, gli intoppi sono stati tanti e continuano ancora adesso. Tradotto: per la borgata marina, nel territorio di Cabras, anche il 2022 si chiude senza l'importante infrastruttura. Ciò vuol dire che i residenti, ma soprattutto gli operatori commerciali, per smaltire le acque sporche continueranno a chiamare l’autospurgo.

I lavori (foto Pinna)
I lavori (foto Pinna)
I lavori (foto Pinna)

Il progetto prevede la messa in opera della condotta in tutto l’abitato, ma in fondo al tunnel la luce ancora non si vede. Chi ora arriva a San Giovanni di Sinis si trova davanti un cantiere aperto con enormi e profondi tagli, proprio nel cuore della borgata, dove è presente l’antica chiesa meta di tanti turisti durante tutto l’anno. «Purtroppo gli operai sono costretti a fermarsi di continuo - spiega il sindaco di Cabras Andrea Abis - L’ultimo intoppo risale a pochi giorni fa quando durante i tagli per ospitare la condotta sono emerse delle rocce che la Soprintendenza ora dovrà verificare attraverso un sopralluogo mirato. Ecco perché c’è l’ennesimo stop. Questo è un progetto importante ma tanto complicato visto che stiamo operando all’interno di una zona ricca di reperti archeologici. Ogni volta che le ruspe sono in azione dalla terra viene fuori qualche sorpresa. Motivo per il quale ci dobbiamo obbligatoriamente fermare. E tra sopralluoghi, relazioni e pareri prima di riprendere i lavori passano diverse settimane».

Il primo cittadino di Cabras però fa una promessa: «Per la stagione estiva 2023 vogliamo rendere funzionale e operativo almeno un primo lotto del progetto. Vogliamo garantire l’infrastruttura almeno per le attività commerciali». E chissà se così sarà.

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