Gli investigatori coordinati dal pm di Lanusei Gaultiero Battisti hanno individuato il presunto complice del 18enne accusato di aver rapinato, il 7 maggio 2020, a Porto Frailis Arbatax il parroco di Talana don Vincenzo Pirarba.

Si tratta di un giovane di origine marocchina, nei confronti del quale è stata disposta la misura cautelare dell'obbligo di dimora e di presentazione all'autorità giudiziaria.

La misura restrittiva, oltre alla rapina, è riferita anche al coinvolgimento del ragazzo in episodi legati alla detenzione e spaccio di droga.

Secondo gli investigatori, la rapina ai danni di Don Pirarba, morto qualche mese dop a causa del Covid, scaturì proprio dalla necessità di trovare soldi per alimentare il piccolo spaccio nella zona di Tortolì.

Quanto al ruolo del giovane di origine marocchina, avrebbe avuto il compito di far uscire il parroco dalla propria abitazione e di consentire al 18enne, poi arrestato un mese dopo a Cagliari, di portare a compimento il colpo, durante il quale ci fu anche una colluttazione con il sacerdote, che ebbe la peggio.

Il bottino della rapina furono monili in oro, un crocifisso e 400 euro in contanti.

(Unioneonline/l.f.)
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