Nel Poligono di Quirra le esplosioni nell'ambito delle esercitazioni militari sarebbero avvenute fino al 2008. Tra il materiale fatto brillare anche armamenti nuovi contenenti tungsteno. All'audizione in commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio impoverito è emerso un particolare inquietante. A parlare, qualche giorno fa, nell'aula San Macuto a Roma è stato Massimo Orrù, maresciallo dell'Aeronautica militare. La testimonianza rilasciata dal militare è già al vaglio della magistratura e potrebbe portare all'apertura di un nuovo processo bis che si aggiungerebbe a quello in corso al Tribunale di Lanusei da quasi un anno.

DEPOSIZIONE CHOC - L'audizione per la commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio impoverito, presieduta dal deputato di Olbia Gian Piero Scanu. Al banco dei testimoni ha preso posto il maresciallo dell'Aeronautica Massimo Orrù, responsabile del deposito armamenti di Serrenti che riforniva la sede di Perdasdefogu e quindi assisteva alle esplosioni. Ha risposto alle domande ("Chi autorizzava le distruzioni degli armamenti?", gli ha chiesto tra l'altro Mauro Pili, altro parlamentare sardo componente della commissione d'inchiesta) e fornito particolari importanti. "I brillamenti nel Poligono di Quirra - ha detto il sottufficiale nel corso dell'esame - sarebbero andati avanti fino al 2008".

TERMINI DI PRESCRIZIONE - Secondo la versione fornita dal maresciallo Orrù, i termini per la prescrizione del reato di disastro ambientale non sarebbero ancora trascorsi. Questo significa che le informazioni rivelate dal militare sono al vaglio della magistratura che dovrà stabilire se aprire un nuovo processo parallelo a quello già in corso a Lanusei. Alla sbarra ci sarebbero gli stessi imputati.

MATERIALE NOCIVO - L'altro argomento trattato dal maresciallo Orrù si è concentrato sulla qualità del materiale fatto esplodere. Non si sarebbe trattato soltanto di materiale obsoleto - quindi inutilizzabile - ma anche di armamenti nuovissimi, perfettamente funzionanti, come i missili Nike da dodicimila libbre, pieni di tungsteno, elemento con un elevato indice inquinante. Durante l'esame testimoniale, incalzante, è stato confermato anche il gran numero di brillamenti: "Centinaia le esplosioni nella zona Torri, con colonne di fumo alte decine di metri".

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