«Avanti il prossimo». Il cassiere dell'ufficio postale di Lanusei aspettava un altro vecchietto pronto a riscuotere la pensione.

Invece si è trovato davanti l'ufficiale giudiziario. «Debbo pignorare 86 mila euro. In contanti». La direttrice, dopo un lungo conciliabolo, non ha ottenuto sconti o dilazioni sulla sostanza. Solo un aggiustamento della forma. Niente contanti, ma un assegno.

L'ammontare della somma spedita, con tre vaglia, da una donna di Lanusei alla sorella, che però quei soldi non li ha mai riscossi. Le Poste hanno provato a opporsi al decreto ingiuntivo, ma l'unico risultato ottenuto è stato quello di dover pagare anche interessi e spese legali. Il conto? Centoseimila euro.
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