Le parole di Fabio Pinelli hanno portato una ventata di serenità. Ne aveva bisogno, a Lanusei, l’intero sistema giudiziario che lamenta criticità d’organico, tra giudici e personale amministrativo. Il vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura è stato accolto, ieri pomeriggio, dai vertici del Tribunale, della Procura e dell’Ordine degli avvocati. «La mia presenza - ha detto Pinelli - è un segno di vicinanza e attenzione della Magistratura alla sede giudiziaria più piccola d'Italia, una delle più disagiate». Le criticità degli organici sono note anche a Roma: «Gli amministrativi sono di competenza ministeriale, noi ci faremo carico di segnalare la criticità ulteriormente». Sono in arrivo nuovi magistrati: «La sede di Lanusei - ha confermato Pinelli - sarà coperta adeguatamente con quattro nuovi magistrati tra Procura e giudicanti. I tempi? Rapidi». All’incontro è intervenuto, fra gli altri, Vito Cofano, presidente del Foro di Lanusei: «Il nostro Tribunale dev’essere tutelato, protetto e rafforzato. La Giustizia è un servizio essenziale e rappresenta un pilastro fondamentale dello Stato di diritto e della convivenza civile. Per questo motivo non può e non deve essere assoggettata a logiche puramente economiche, fondate su freddi numeri e criteri di efficienza aziendale. La Giustizia non è un costo, ma un investimento nel vivere comune, nella tutela dei diritti, nell’equilibrio tra i poteri e nella fiducia dei cittadini verso le istituzioni». Ringraziando il pg Luigi Patronaggio per la costante attenzione («Ha ribadito più volte la necessità che il nostro presidio giudiziario fosse pienamente operativo ed efficiente»), Cofano ha evidenziato le criticità, dall’insufficienza dell’organico alla digitalizzazione mal supportata e infrastrutture carenti: «La prima, e più grave, criticità riguarda l’insufficienza dell’organico giudiziario. Nell’ottobre del 2023, avevamo inoltrato un’accorata richiesta d’intervento per arginare la grave situazione che stavamo affrontando: assenza del presidente del Tribunale, del procuratore della Repubblica, gravissima scopertura dei magistrati togati ed onorari. Da quell’accorato appello la situazione è in qualche modo migliorata: sono stati nominati il presidente del Tribunale e procuratore, ma ancora si registra una significativa scopertura di magistrati togati, pari al 60, 65 per cento. Questo comporta inevitabilmente, ancora, ritardi gravi nei tempi di fissazione e decisione, alimentando sfiducia nei cittadini e nei professionisti. Il principio del “giusto processo” viene cosi messo a dura prova e con esso la qualità della tutela giurisdizionale offerta al cittadino. Altra evidente criticità è la cronica carenza di personale amministrativo, che rallenta ulteriormente lo smaltimento delle pratiche e crea disagi nell’accesso agli atti, nella gestione delle udienze e nella digitalizzazione dei fascicoli. Criticità gravissima in questo Tribunale è la carenza del personale nell’ufficio notifiche, in cui il grado di scopertura è pari a oltre il 60 per cento e il corretto funzionamento è reso possibile dalla abnegazione al lavoro dell’unico dirigente presenti sui tre previsti nella pianta organica». Cofano conferma la disponibilità totale alla collaborazione: «Come Avvocatura, ribadiamo il nostro impegno a collaborare in modo costruttivo con la Magistratura e le istituzioni. Siamo in dovere di restituire al cittadino una Giustizia credibile, accessibile e tempestiva».

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