Per poche ore l’assessore Mario Nieddu non ha potuto assistere in diretta alla chiusura del reparto di Ortopedia.

Annunciata, scongiurata e infine messa nero su bianco da uno scarno comunicato della Assl di Lanusei.

"A causa delle gravi e persistenti carenze di organico a cui si sono aggiunte due improvvise assenze per malattia", scrive il direttore Andrea Marras.

I medici "superstiti", dopo aver rinunciato alle ferie e battuto i record in materia di straordinari hanno alzato bandiera bianca. Quindi da oggi degenze chiuse e attività chirurgica sospesa. Il 118 è stato invitato a inviare i pazienti traumatizzati verso altre Assl. La più vicina all’Ogliastra è Nuoro.

"Non possiamo accettare supinamente un altro depauperamento della sanità - ha detto il consigliere Pd Salvatore Corrias - è inconcepibile che il nostro presidio sia oggetto di un feroce ridimensionamento. Dobbiamo scongiurare questo rischio".

La notizia arriva in un contesto caratterizzato da aspre proteste per il progetto di riforma sanitaria. Corrente di pensiero sintetizzata nel motto di Aurelia Orecchioni (Uil): "Meglio l’odiata Ats di sole quattro Asl".

Senza peli sulla lingua il sindaco di Arzana Marco Melis: "La chiusura è il frutto di una mancata programmazione a livello universitario dei posti relativi ai medici. Stiamo raccogliendo i frutti di una riforma disastrosa. Ora le cose succedono e noi le subiamo".

E sulla presunta controriforma provoca: "Per quanto riguarda l’idea della quattro Asl mi trovano d’accordo se la quarta è Lanusei, piccola e virtuosa. Un esempio".

Chiaro il sindaco di Lanusei Davide Burchi: "Bisogna evitare la chiusura. Venerdì mattina ci riuniano come conferenza sanitaria in ospedale. Chiediamo a Moirano di trovare una soluzione in extremis. Adesso".
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