Bosco Seleni, 1000 metri di altezza. Vertigine di lecci, nuraghi, tombe dei giganti. Da ieri qualcosa in più. Un parco tematico unico nel suo genere creato dalla cooperativa La Nuova Luna insieme a Comune di Lanusei e Fondazione di Sardegna.

Una storia millenaria, da mostrare e di cui andare fieri, tramandare ai bimbi. È questo lo scopo del parco a cui hanno contribuito Nicola Dessì, Francesco Carta, ai cui disegni sono ispirate le strutture, Antonello Angheleddu, creatore della mascotte, la facoltà di Paleontologia dell’Università di Cagliari. Tra i partner (da sbandierare) il Politecnico di Milano e l’Università di Chicago. Le sale di questo museo non hanno pareti ma alberi. 

L'interno di una delle capanne riprodotte nel Parco (e. l.)
L'interno di una delle capanne riprodotte nel Parco (e. l.)
L'interno di una delle capanne riprodotte nel Parco (e. l.)

Tre anni di lavoro, tecniche di costruzione antiche ma rispettose degli standard di oggi. Modelli di nuraghe, di pozzi, di un tempio a megaron smontabile. 

Il sindaco Davide Burchi ha tagliato l’antico nastro insieme all’assessore regionale al Turismo Marco Porcu. «Il parco valorizza la nostra cultura e la rende fruibile a tutte le fasce d’età. Grazie alla La Nuova Luna, a cui va il merito di averci regalato un unicum. Un ottimo esempio di come pubblico e privato possano fondersi alla perfezione».

«La presenza di così tanti rappresentanti dei paesi vicini – dice Porcu – ci dice come tutte le attrattive aiutino il territorio. Questo è un bosco meraviglioso con un’installazione che dà luce alla civiltà nuragica. Attrattori di questi tipo sono la chiave per valorizzare le zone interne».

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