Sulla salma di Alessandro Zaniboni è stata disposta l’autopsia. L’ha deciso il sostituto procuratore di Lanusei, Giovanna Morra, titolare dell’inchiesta sulla scomparsa del geometra originario di Grado avvenuta il 25 luglio 2021 nel Supramonte di Baunei.

Gli inquirenti vogliono fugare ogni dubbio sulle cause del decesso dell’uomo, ritrovato il 4 dicembre scorso da un gruppo di cacciatori, e nei prossimi giorni verrà dunque conferito l’incarico a un anatomopatologo che dovrà sottoporre la salma, sotto sequestro nella sala settoria dell’ospedale di Lanusei, alla perizia necroscopica.

Ieri il fratello del tecnico scomparso, Gianluca, è stato sottoposto al test del dna per confermare che la salma rinvenuta accanto a una pianta di fillirea sia effettivamente di Alessandro Zaniboni, benché su questo non ci sia ormai più alcun dubbio. Questione di prassi. Il giorno precedente, Gianluca Zaniboni è stato sul posto in cui i cacciatori di Baunei hanno ritrovato il fratello. Era in compagnia del suo avvocato, Stefano Di Lullo, e di alcuni volontari che si sono resi disponibili per l’escursione carica di emozioni. Nel punto esatto in cui è stato rinvenuto il cadavere, Gianluca Zaniboni ha posato un fiore stilizzato creato dall’anziana madre, Marisa Clama. Lunedì pomeriggio, dopo aver avuto un colloquio col magistrato inquirente, Gianluca Zaniboni ha potuto prelevare gli effetti personali del fratello dal commissariato di Tortolì, prima di ripartire per Grado. Tornerà in Ogliastra non appena la Procura concluderà tutti gli accertamenti del caso.

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