La maggioranza ha votato compatta, l’opposizione contraria con 3 voti (assente Paola Vargiu). A Bari Sardo è passata in Aula la proposta di istituzione della tassa di soggiorno.

È il secondo centro in Ogliastra a introdurre l'imposta, dopo Lotzorai che deliberò a primavera 2019.

Il tariffario sarà approvato in una fase successiva dalla Giunta, ma il regolamento preannuncia già le intenzioni: «Abbiamo preso l’impegno - ha puntualizzato il sindaco, Ivan Mameli, 37 anni - di stabilire l’introduzione di 1 euro a persona con un limite temporale di applicazione così come richiesto dalle associazioni di categoria, tra cui la Faita, ed esenzioni per categorie, fra cui under 10 e portatori di handicap». 

Sono esenti dal pagamento dell’imposta anche coloro che alloggiano nelle strutture ricettive comunali in periodi diversi da quelli compresi tra il primo maggio e il 30 settembre, i soggetti che assistono i degenti ricoverati in strutture sanitarie del territorio, in ragione di un accompagnatore per paziente, i genitori o gli accompagnatori che assistono i minori di 18 anni degenti ricoverati in strutture sanitarie, per un massimo di due persone per paziente, gli accompagnatori di portatori di handicap non autosufficienti, fino al massimo di una persona per assistito, gli autisti di pullman e accompagnatori turistici per ogni gruppo di 25 persone, gli appartenenti alle forze dell’ordine e alle forze armate, alla Polizia statale e locale e ai Vigili del fuoco che, per ragioni di servizio, alloggino in strutture ricettive del posto, coloro che prestano attività lavorativa in una qualsiasi struttura produttiva locale, in caso di calamità naturali ed eventi rilevanti individuati dall’amministrazione, tutti i volontari della protezione civile provinciale, regionale e nazionale e gli appartenenti alle associazioni di volontariato.

Accolta l’istanza di Federalberghi, che chiedeva un coinvolgimento attivo delle strutture in fase di programmazione della destinazione dei proventi. Non è stata presa in considerazione la proposta di Confesercenti che sollecitava la non adozione del tributo, mentre è stata recepita nella parte in cui la stessa associazione chiedeva di destinare parte degli introiti alla lotta all’abusivismo turistico perpetrato sul territorio.

«La non applicazione del tributo - ha detto Mameli - avrebbe provocato una drastica riduzione dei servizi ai vacanzieri e alla collettività che sino a oggi sono stati pagati solo dai residenti e soprattutto dalle fasce più deboli».

Confcommercio-Federalberghi Nuoro-Ogliastra benedice l’iniziativa politica della maggioranza. Lo scrive Massimiliano Troncia, presidente dell’associazione di categoria Nuoro-Ogliastra, nella lettera trasmessa al primo cittadino: «Siamo consapevoli che, anche nel Comune di Bari Sardo, la disponibilità finanziaria per poter garantire i servizi con proprie risorse sia di fatto venuta meno e non possiamo, quindi, esimerci responsabilmente dal ritenere che l’introduzione dell’imposta di soggiorno sia uno strumento, al momento necessario, per poter garantire la continuità di servizi anche nelle prossime stagioni».

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