L'abilitazione da bagnino l'ha conseguita poche settimane fa. Riccardo Deiana è un liceale di 19 anni che ha debuttato sabato mattina sulla torretta della spiaggia di Foxi Manna, uno degli angoli più suggestivi della marina di Tertenia, il paese che ha dato i natali a papà Francesco.

In 48 ore di servizio, coinciso con i venti di grecale e tramontana che hanno sferzato la costa, ha già salvato tre vite umane. Nonostante il ragazzo avesse issato la bandiera rossa per scoraggiare l'ingresso in acqua, più persone si sono tuffate rischiando la vita. L'angelo custode ne ha estratto tre, una delle quali stava per essere risucchiata dalla marea.

"Mi complimento con Riccardo, è stato bravo", dice il sindaco di Tertenia Giulio Murgia.

IL FATTO - Fresco di diploma al liceo scientifico di Livorno, Riccardo Deiana ha rotto subito il ghiaccio nel ruolo di bagnino confrontandosi con le insidie del mare e l'imprudenza dei bagnanti. Fisico prestante e spirito di servizio verso la comunità in cui da sempre trascorre le vacanze, Riccardo è stato assunto dalla società che gestisce il servizio comunale di salvamento a mare.

Nel turno pomeridiano di domenica era in postazione quando ha intravisto un uomo di mezza età di Ulassai in difficoltà fra le onde. "Non ho esitato e mi sono tuffato", racconta Riccardo. "Con lui c'era anche un'altra persona. Con il salvagente professionale li ho condotti entrambi a riva".

SCALATORE SALVATO - Lunedì alle 18 Riccardo ha compiuto il salvataggio più complicato. "Avevamo mare forza 4, ho visto un uomo travolto dalle onde che non riusciva più a rientrare verso il bagnasciuga. Quando l'ho raggiunto era distante un centinaio di metri, la corrente lo stava trascinando al largo". Era un 60enne turista polacco che ha scelto l'Ogliastra per scalare i Tacchi di Ulassai. "In entrambi i casi sentivo tanta pressione addosso e una volta concluse le operazioni è stato come levarsi un sacco pesante dalla schiena. Sono felice per aver salvato delle vite umane".

FIGLIO D'ARTE - Francesco, il padre di Riccardo, ha 51 anni e da giovane è emigrato in Toscana dove comanda la motovedetta della Polizia penitenziaria di Livorno. È un esperto sub che, nell'operazione di salvataggio del turista polacco, ha aiutato il figlio a cui ha trasmesso la passione per il mare.
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