I tempi e i soldi ci sono, ora bisogna individuare le aree in cui realizzare gli ospedali.

L’assessore della Sanità Carlo Doria parla della delibera sulla realizzazione delle nuove strutture nell’Isola a margine della presentazione della campagna per la donazione di sangue.

«I tempi non sono stretti, anche l’universo e la Terra non sono stati fatti in un giorno, ma bisogna iniziare. Gli ospedali che abbiamo individuato per la Sardegna sono necessari, ci servono per dare ai cittadini una sanità moderna ed efficiente».

I fondi: «Sono tanti, liberi e utilizzabili, ci sono i risparmi degli accantonamenti sulla vertenza entrate, i fondi strutturali del Por. Siamo in condizione di fare tutti gli ospedali deliberati, ora bisogna subito partire con le conferenze dei servizi e individuare le aree idonee alla realizzazione di opere del genere che hanno bisogno di caratteristiche diverse dagli ospedali del passato».

Aree che «devono essere pubbliche per non perdere tempo dietro ad acquisti o espropri».

Dopo le conferenze dei servizi, l’assessore prevede la consegna degli studi di fattibilità ai primi di agosto, poi partirà la fase dei bandi di progettazione.

Sul Brotzu di Cagliari, come temuto dalle opposizioni,vanno «rimodulati, cioè bloccati e rivisti» tutti gli appalti e le procedure già avviati nell’ambito del progetto che prevede una nuova piastra tecnologica, per cui è già partito il primo appalto da 5 milioni. «Se si deciderà in tal senso – spiega l’esponente della Giunta Solinas – non ci sarebbe ragione di fare investimenti su una struttura che sarebbe destinata ad altro».

(Unioneonline/L)

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